Centro documentazione territoriale Maria Baccante

FILI DI MEMORIE

Una trama collettiva sulla storia del territorio

Progetto di Public History rivolto a studenti universitari per realizzare attività laboratoriali per le scuole secondarie di primo e secondo grado.

Cento anni di Snia Viscosa

Per celebrare il centenario dello storico stabilimento di seta artificiale di Roma, la Viscosa, il Forum del Parco delle Energie e il Centro di Documentazione Territoriale Maria Baccante-Archivio storico Viscosa, insieme alle altre realtà del territorio, sta costruendo una rassegna culturale la cui programmazione durerà un anno, concludendosi nell’autunno 2024 con una grande esposizione finale.

La fabbrica, tra le più grandi d’Italia, ha contribuito all’economia nazionale tra le due guerre mondiali, alla nascita e sviluppo del quartiere Prenestino Labicano e del territorio fuori Porta Maggiore ed è stata lo scenario della vita di tante persone, operaie e non, fino ad oggi. Sì, perché, dopo trenta anni di produzione capitalistica, con il suo portato di sfruttamento e nocività, dopo quaranta anni di oblio, sono seguiti trenta anni di realizzazione di un sogno collettivo, di un intricato percorso di riappropriazione e autogestione di una comunità che ha saputo crescere in maniera sostenibile affianco alla Natura, imparando a rispettare e difendere l’ecosistema del lago sorgivo che dimora nel vecchio stabilimento. La vecchia fabbrica ora è stata parzialmente riconosciuta dalla Regione Lazio Monumento Naturale, ma ci si aspetta che il Comune di Roma espropri per pubblica utilità le ultime rovine per realizzare un unico grande Parco Archeologico Naturalistico. Un patrimonio unico nel suo genere, un luogo prezioso per i bisogni degli abitanti di questo pezzo di città soffocata dal cemento e dallo smog, un bene comune esempio di un futuro ecologico per Roma, un modello possibile di rigenerazione urbanistica e rinaturalizzazione per affrontare la crisi climatica, un caso studio oggetto di numerose ricerche e pubblicazioni scientifiche da tutto il mondo.

L’obiettivo del centenario sarà quello di sviluppare tanti e diversi temi, con un approccio multidisciplinare, per restituire la complessità sviluppatasi in cento anni di Storia e di storie umane. Per realizzare questo percorso sarà necessario sperimentare un modello culturale e scientifico che parte dal basso per coinvolgere diverse intelligenze e memorie, lavoratori, artisti, studenti e abitanti, l’accademia e la comunità scientifica, un proficuo e inedito percorso di produzione culturale e “citizen science”. Numerosi saranno gli ospiti, le collaborazioni e fitto sarà il calendario delle attività: laboratori e percorsi di alta formazione e ricerca partecipata, presentazione di libri e incontri con studiosi di fama nazionale e internazionale; l’edizione speciale della manifestazione Logos la Festa della parola; una mostra storica, fotografica e multimediale che coinvolgerà dagli Archivi di Stato a quelli di famiglia di ex operai; e poi spettacoli di teatro, musica, poesia, letteratura. Evento centrale del centenario, nella primavera del 2024, sarà un convegno di più giorni che si incentrerà sui due principali temi di questi cento anni, la storia umana e la biodiversità. 

In questo ricco programma culturale si inseriscono i laboratori di Public History con le scuole e secondarie di primo e secondo grado. 

Il progetto: Fili di Memorie. Una trama collettiva sulla storia del territorio

La massiccia partecipazione di migliaia di persone in questi trent’anni di riappropriazione di un sogno collettivo, affinché lo stabilimento si trasformi in un grande parco pubblico, ha determinato anche una domanda di senso sul passato, un passato che interroga le problematiche del presente. 

Il progetto parte proprio da questa domanda sociale di storia e intende ragionare storicamente insieme a tutto il territorio e in particolare con le scuole, tessere questi “fili di memorie” partendo dai fili di viscosa, intrisi di tanta storia sociale, per arrivare a una “trama storica collettiva”.

Per realizzare questo lungo ed elaborato processo applicheremo la metodologia della Public History, porteremo in pubblico il metodo storiografico, un approccio critico al passato e attraverso diverse forme di coinvolgimento aiuteremo gli studenti a ragionare storicamente sul presente, con l’obbiettivo di aumentare la nostra sensibilità civile e sociale.

La Public History è una metodologia storica che nasce in Inghilterra negli anni Sessanta, ma arriva in Italia solo trent’anni dopo, e ancora oggi non si può definire come una disciplina istituzionalizzata. Nonostante non ci sia ancora una precisa definizione da adottare in campo internazionale e ancor di più una definizione comune a tutte le realtà nazionali, possiamo definire la Public History come “la storia vista, ascoltata, letta e interpretata da un ampio pubblico, una storia cioè che, utilizzando anche formats di presentazione non tradizionali, dando vita a pratiche specifiche di comunicazione, raggiunge una diffusione più ampia della sfera professionale o della comunità scientifica, coinvolge il pubblico senza rinunciare alla complessità interpretativa e alla metodologia scientifica”.

Ed esattamente quello che ci prefiggiamo di fare con Fili di memorie.

L’articolazione del progetto

Il progetto si divide in due fasi valide per la certificazione come Altre Attività Formative (AAFe) offrendo due possibilità di scelta:

  • Seguire solo la prima fase: Formazione (2 cfu)
  • Seguire prima e seconda fase: Formazione (2 cfu) + Tirocinio (4 cfu) per un totale di 6 cfu complessivi. [Per accedere al tirocinio è necessario aver seguito la parte formativa].

• PRIMA FASE

Attività di formazione (febbraio – marzo) 

– Quattro giornate di formazione, workshop da 4 ore minimo, con seminari tenuti da esperti delle varie discipline, ricercatori, professori e professionisti. Appuntamenti totalmente gratuiti e liberamente accessibili, che si svolgeranno presso il Centro di Documentazione Maria Baccante Archivio Storico Viscosa in via Prenestina 175, e presso l’Università la Sapienza di Roma. 

• SECONDA FASE

Tirocinio (marzo – settembre)

Il tirocinio si svolgerà con gli alunni delle scuole medie e superiori del territorio, sulla ricerca e sull’utilizzo delle fonti per lo studio della storia inerente ai 100 anni della Viscosa. Le attività saranno divise in 

  • Teoria: sintesi storica dei 100 anni della Viscosa dal 1923 al 2023, metodo e strumenti di ricerca per la Public History. Imparare a leggere le fonti, dirette e indirette, documenti scritti e orali, audio-visivi. Conoscere e utilizzare gli strimenti per narrare una storia.
  • Ricerca: recupero e analisi delle fonti, su un tema di ricerca che verrà scelto in aula con le insegnanti delle classi delle scuole medie e superiori. Acquisizione di interviste ai testimoni diretti e indiretti sul territorio (parenti, conoscenti, negozianti). Acquisizione di articoli, fotografie, video, testi, … 
  • Restituzione: elaborazione collettiva della ricerca con selezione dei materiali e creazione dello storytelling, con una finalizzazione espositiva nella mostra conclusiva del progetto culturale del Centenario e della successiva pubblicazione come digital public history.

Il progetto è ideato e promosso dal Centro di Documentazione Maria Baccante Archivio Storico Viscosa con il contributo del Collettivo di Lettere Sapienza Aula VI Autogestita.

Con la collaborazione di :

Associazione Italiana di Storia Orale

Master in Public & Digital History dell’Università di Modena e Reggio Emilia

Con il patrocinio di:

Associazione Italiana di Public History

Centro Interuniversitario per la Ricerca e lo Sviluppo della Public History.

Contatti:

info@archivioviscosa.org

 Maria Lepre 3287307782

Marco Corirossi 3895379660