Centro documentazione territoriale Maria Baccante

Roma, 24 novembre ore 19h00: Presentazione del libro La Storia nelle strade: Pigneto ’44 RIBELLI!

MERCOLEDI’ 24 NOVEMBE ore 19:00

In occasione della settimana di iniziative contro la violenza maschile sulle donne il Centro di Documentazione Maria Baccante presenta il libro


La Storia nelle strade: Pigneto ’44 RIBELLI!

Con la partecipazione di
Annalisa Camilli, giornalista di Internazionale
Caterina Arfé, archivista
Sezione ANPI “Giordano Sangalli”

LIBRERIA CENTOINCROCI Via delle Palme 158


I posti sono limitati, è consigliata la prenotazione!!!

“Riconosco” aveva confidato Mussolini a una giornalista francese che lo intervistava “che molte donne si trovavano sotto la pressione di difficili condizioni economiche e sono per conseguenza obbligate a cercare un lavoro fuori dalla propria casa. Ma il loro vero compito è soprattutto quello di spose e di madri. Il vero posto della donna, nella società moderna è, come nel passato, nella casa”.

Miriam Mafai, Pane nero. Donne e vita quotidiana nella seconda guerra mondiale, ed. Futura, 2008.
Le donne parteciparono in diversi modi alla formazione di quella opposizione antifascista che è necessario porre come antefatto della Guerra di Liberazione. Ci furono donne che come lavoratrici, intellettuali, rivoluzionarie, nelle loro scelte, con i propri corpi lottarono contro il “patriarcato fascista”, contro “un sistema particolarmente repressivo, completo e nuovo, inteso a definire i diritti delle donne come cittadine e a controllarne la sessualità, il lavoro salariato e la partecipazione sociale”.

Nella Resistenza le donne ricoprono diversi ruoli: sono staffette, portaordini, infermiere, vivandiere, sarte, si occupano dei morti, diffondono la stampa clandestina, trasportano cartucce ed esplosivi e numerose sono le donne che imbracciano le armi. Le più conosciute sono le donne dei Gap, Carla Capponi, Lucia Ottobrini, Marisa Musu, Maria Teresa Regard, ma tantissime altre non sono mai apparse nei libri di storia, come le partigiane che nel dopoguerra vengono assunte alla Cisa Viscosa, Egle Fiaschetti di Bandiera Rossa, Rina Giovannetti dell’organizzazione militare del Partito Socialista Italiano, e poi ancora Livia Pieri, Annita Mammoli, Acilia Lepri e Marisa Costarelli, che nel 1949, insieme ad altre donne e uomini, occuperanno lo stabilimento per trentaquattro giorni.

Secondo alcune stime le donne che hanno partecipato alla Resistenza sono state settantamila, ma probabilmente sono molte di più. Tuttavia, il loro ricordo è entrato solo recentemente nella storia ufficiale della Resistenza italiana. Questo accadde perché si cercò di normalizzare il ruolo delle donne che proprio durante la guerra avevano sperimentato un’emancipazione di fatto dai ruoli tradizionali.

La Società italiana delle storiche e gli istituti storici della Resistenza hanno fatto un lavoro di ricerca importante a partire dalla fine degli anni Ottanta, che ha spinto molte protagoniste della Resistenza a condividere le loro memorie e a renderle pubbliche. Come suggerisce la storica Simona Lunadei “C’è un lavoro che ancora andrebbe fatto: dovremmo ricostruire i fili biografici di queste donne – che in molti casi purtroppo sono già scomparse – per permetterci di raccontare quello che finora è stato taciuto”.

Questo è quello che ci proponiamo di fare, insieme a Manuela Marega del ANPI, con la giornalista Annalisa Camilli e l’archivista Caterina Arfè, ricostruire le biografie delle partigiane Maria Baccante e Alba Serafini, partendo dal lavoro di ricerca condotto dal Centro di Documentazione Maria Baccante e confluito nel libro “La Storia nelle strade: Pigneto ’44 RIBELLI!”. Due donne che furono parte attiva non solo nella lotta di liberazione dal nazifascismo, ma che anche dopo continuarono ad autodeterminarsi nelle loro vite, nei loro percorsi e nelle battaglie future. Quella stessa autodeterminazione che, spezzando le catene del patriarcato e delle sue violenze, ci rende donne libere.

Vi aspettiamo tutti e tutte mercoledì 24 novembre alle ore 19:00
nello spazio Cento Incroci in via delle Palme, 158.

E nell’attesa a questo link è possibile vedere il prezioso documentario di Liliana Cavani “la donna nella resistenza” (1965)
https://www.youtube.com/watch?v=j7p7v504j6M